Arrampicate ed alpinismo nel gruppo del Monte Bianco
Mont Balc du Tacul
Una bellissima e soddisfacente traversata toccando ben 6 cime oltre i 4000 mt.
Alpinismo intenso.
Difficoltà: III°/IV+ continuo. Brevi tratti più impegnativi. Manovre di corda, molte doppie.
Descrizione e Attrezzatura: La via segue il filo della cresta est del Mont Blanc du Tacul e, con sali-scendi supera le 5 guiglie del Diavolo e raggiunge la vetta del Tacul. L’itinerario si svolge principalmente su roccia con alcuni brevi tratti di misto. Due canali di neve e ghiaccio caratterizzano l’avvicinamento. Lungo la via sono presenti le soste di calata a spit ogni 25 mt. Qualche raro chiodo. Tutta la via è facilmente proteggibile, occorono una serie di friends fino al 2 bd e qualche nuts. Casco, ramponi, piccozza, scarponi adatti alla scalata. Le scarpette d’arrampicata sono superficiali. Una corda da 60 mt è sufficente.
Molte relazioni dettagliate si trovano in rete ed è qui inutile ripeterele. Sempre valida la descrizione contenuta nel Volume “Monte Bianco I” (CAI-TCI) Buscaini. Preferisco invece aggiungere qualche nota che può aiutare chi deciderà di affrontare questa salita:
- La salita andrebbe affrontata quando i canali d’accesso dal Cirque Maudit sono ancora in neve.
- Buona tattica è quella di dormire al Torino e partire attorno alle 3. In questo modo si è al colle, fuori dai pericoli oggettivi, verso le 6-6:30 e si può iniziare a scalare con le prime luci. Con buon passo considerare 10 ore in vetta al Tacul.
- una volta al colle salire ai piedi della prima torre “Corme du Diable” contornado la base in senso orario fino al colletto da dove si sale e scende con una corta doppia.
- sulla seconda torre, la Chaubert, stare sulla placca fino al chiodo e poi girare a destra oltre lo spigolo, sembra impressionante ma ci sono belle e facili fessure.
- la Mediane presenta un paio di tiri su fessure bellissime. Seguirle ma non entrare nel diedro, rimanere nella fessura di destra fino a reggiungere un evidente terrazzino sullo spigolo. Da li andare ancora a destra, salire facili fessurre, poi rientrare nel diedro a sinistra, scendere un paio di metri e con una sgambata bella decisa passare dall’altro lato.
- La Carmen ha sempre delle fessure intasate di ghiaccio ma si salgono facili.
- Per l’isolè: salire nel canale di sfasciumi a destra della punta, circa 50 mt sopra il colle tra la Cramen e l’Isole. lasciare gli zaini e riscendere nel canale detritico appena salito per 25 mt circa. Si attacca un sistema di fessure a sinistra, abbastanza facile. Quando la parete diventa verticale, prima che strapiombi, c’è un chiodo, un volta rinviato, guardate a sinistra oltre lo spigolo. Un diedro appoggiato vi consentirà di superare la parte difficile e da li in breve in vetta. In genrale V°/V°+ che con buona tecnica può essere affrontato con gli scarponi. Una comoda doppia vi riporterà proprio agli zaini.